Ricerca e sviluppo

Nudging: come indurre al risparmio e all'acquisto?

Domanda di ricerca: quanto incide l'uso di bias cognitivi in una comunicazione bancaria?
Il nostro reparto ricerca & sviluppo ha testato su 40 soggetti in laboratorio 8 diverse comunicazioni ispirate al settore bancario che informavano su specifici servizi della banca per aiutare i suoi clienti a risparmiare o ad acquistare nuovi prodotti e servizi.

È stato impiegato il GSR (galvanic skin response) atto a rilevare l'arousal (una variazione legata spesso all'impatto emotivo inconscio) dell'utente durante la lettura delle comunicazioni ed un behavioral test per analizzare la propensione al risparmio e all'acquisto.

I risultati hanno dimostrato che usando diverse tipologie di bias cognitivi all'interno di una comunicazione, si ottengono comportamenti differenti. In particolare, l'uso di specifici bias cognitivi si è rivelato in grado di influenzare il comportamento dei soggetti in termini di propensione al risparmio o all'acquisto in modo netto. Si è dimostrato inoltre che l'utilizzo di numeri e percentuali accentua ulteriormente l'efficacia di questa tipologia di comunicazioni.

Storytelling: come aumentare la disponibilità a pagare?

Domanda di ricerca: cosa spinge a dire di sì ad un acquisto? Come mai soggetti provenienti da diverse aree geografiche, ma culturalmente simili, sono più o meno inclini ad accettare una proposta rispetto ad altri? È possibile che in un caso si ottenga il 100% di rifiuto all'acquisto e nell'altro più dell'80% di accettazione?

Il nostro reparto ricerca & sviluppo ha indagato quale fosse l'elemento in grado di persuadere maggiormente i primi soggetti all'acquisto rispetto ai secondi.

Partendo dall'osservazione della realtà si sono realizzati degli studi online applicando behavioral test dove è stato possibile individuare con precisione l'elemento in grado di spingere all'accettazione o al rifiuto della proposta d'acquisto.

I risultati hanno dimostrato che non è la sostanza, ma il tipo di messaggio a fare la differenza. Un esempio: se chi era destinatario della proposta conosceva la storia del fondatore dell'azienda, pur non conoscendo le caratteristiche del prodotto, era disposto a pagare fino al triplo rispetto a chi non ne conosceva la storia. È stato quindi creato uno storytelling ad hoc, capace di raccontare le vicende del fondatore, far emozionare ed entrare in risonanza emotiva anche chi non ne avesse mai sentito parlare.

Newsletter: come aumentare la propensione al clic? Il caso Across.

Domanda di ricerca: sotto quali precise condizioni è possibile incrementare i clic e le conversioni delle newsletter? Esistono dei pattern applicabili?

Il nostro reparto ricerca & sviluppo ha seguito un progetto della durata di un anno per l'azienda Across di Torino, specializzata in DEM (Direct Email Marketing), analizzando diverse tipologie di newsletter per target, contenuto e struttura su un campione di più di 1.000 soggetti.

È stata impiegato il GSR (galvanic skin response) atto a rilevare l'arousal (una variazione legata spesso all'impatto emotivo inconscio) dell'utente durante la lettura della newsletter e l'eye-tracker fisso per indagare il movimento oculare e quindi gli elementi in grado di attivare i meccanismi di attenzione. È stato poi abbinato un behavioral test per indagare la propensione al clic e al lasciare le proprie informazioni, nonché l'effetto priming e il tipo di emozione suscitata (valence).

I risultati hanno indicato che, negli specifici casi analizzati, un priming positivo in linea con le ricompense rende la newsletter nettamente più performante rispetto ad un priming negativo collegato alle stesse ricompense.

Video virali: perché un video diventa virale?

Domanda di ricerca: perché un video diventa virale?
Il nostro reparto ricerca & sviluppo ha testato su un campione di soggetti in laboratorio 10 video.

È stato applicando il GSR (galvanic skin response) atto a rilevare l’arousal (una variazione legata spesso all’impatto emotivo inconscio) dell’utente durante la visione dei video ed un behavioral test per analizzare aspetti cognitivo-comportamentali legati alla decisione di condividere il video.

I risultati hanno dimostrato che un video per essere virale non può solo essere genericamente bello, ma deve necessariamente essere fortemente di interesse per il target di riferimento.

Fiducia: come ispirare fiducia nei consumatori?

Domanda di ricerca: come influenzare la percezione di fiducia nei confronti di un ente o un’organizzazione come una banca o un’assicurazione?

Il nostro reparto ricerca & sviluppo ha testato su 150 soggetti online 8 diverse tipologie di comunicazione.

È stato condotto un behavioral test per indagare i livelli di fiducia dei soggetti.

I risultati hanno dimostrato che le comunicazioni costruite attraverso l’applicazione di uno storytelling, congeniato secondo precisi criteri (ad esempio, è più efficace raccontare la storia di un singolo che di un gruppo, è più efficace far parlare il protagonista in prima persona, è necessario suscitare emozioni negative all’inizio e positive alla fine) incrementa la fiducia delle persone nei confronti di una banca o di assicurazione in modo rilevante.